La stampa non ha sostituito completamente la cultura manoscritta in senso lato. La comunicazione scritta attraversa i secoli e se, da un lato mutano i supporti materiali, i segni e le tecniche grafiche, dall’altro l’approccio verso l’utilizzo della penna è nettamente orientato verso l'uso quotidiano, sebbene la componente collezionistica non sia del tutto esclusa. Questo, in sintesi, quanto emerge da un sondaggio online dal titolo “La penna: visione e opinioni su uno strumento non sempre comune” avviato dalla Marlen, azienda artigiana specializzata nella produzione di penne pregiate, nel secondo semestre del 2012 e finalizzato ad approfondire la conoscenza delle esigenze di appassionati, collezionisti o semplici utilizzatori degli strumenti di scrittura. Lo studio, evidenzia come il 72% degli intervistati ritenga che la penna sia uno strumento da utilizzare quotidianamente, ma una fetta non trascurabile, pari al 28% la giudica un vero e proprio strumento da collezione.
Wednesday, 13 March 2013
NELL'ERA HIGH-TECH LA PENNA RESISTE
Wednesday, 23 January 2013
MARLEN PREMIA QUATTRO STUDENTI ALLA IULM
SANT’ARPINO (CE) – Abilità e competenze di quattro giovani studenti del corso di laurea di primo livello in Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa sono stati premiate dalla Marlen di Sant’Arpino in occasione di un concorso indetto dall’Università IULM di Milano. Si tratta di Daniela Di Pietro, Irene Olivieri, Nicola Foglietti e Paolo Martignoni che si sono aggiudicati a pari merito il primo premio per la dettagliata elaborazione di un progetto finalizzato ad accrescere in una fascia di pubblico più ampio la conoscenza dell’azienda artigiana campana specializzata nella produzione di penne pregiate.
I progetti, finalizzati ad accreditare il brand del lusso e dell’eleganza non solo per le penne, ma anche per altri accessori, mantenendo le caratteristiche di artigianalità e “made in Italy”, sono stati giudicati “considerevoli, originali ed efficaci”. L’iniziativa avente per oggetto un elaborato ad hoc incentrato sulla Marlen, ha coinvolto complessivamente sessantatre studenti e la cerimonia di premiazione è avvenuta nei giorni scorsi nella sede milanese della IULM alla presenza della Prof.ssa Stefania Romenti, docente di Relazioni Pubbliche. I lavori sono stati giudicati dal team aziendale e i criteri di valutazione hanno riguardato l’analisi di contesto e della situazione iniziale, la coerenza delle scelte progettuali effettuate rispetto al contesto iniziale, un’attenta pianificazione delle iniziative, l’accuratezza della progettazione, il buon livello di creatività e il livello di fattibilità delle proposte. L’iniziativa rappresenta un tassello del percorso formativo degli studenti finalizzato a una collaborazione fra il panorama universitario e quello aziendale che consente di accrescere le competenze dei giovani che possono così mettere alla prova le proprie conoscenze cimentandosi su casi reali.
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Paolo Martignoni, Nicola Foglietti, Irene Olivieri e Daniela Di Pietro |
I progetti, finalizzati ad accreditare il brand del lusso e dell’eleganza non solo per le penne, ma anche per altri accessori, mantenendo le caratteristiche di artigianalità e “made in Italy”, sono stati giudicati “considerevoli, originali ed efficaci”. L’iniziativa avente per oggetto un elaborato ad hoc incentrato sulla Marlen, ha coinvolto complessivamente sessantatre studenti e la cerimonia di premiazione è avvenuta nei giorni scorsi nella sede milanese della IULM alla presenza della Prof.ssa Stefania Romenti, docente di Relazioni Pubbliche. I lavori sono stati giudicati dal team aziendale e i criteri di valutazione hanno riguardato l’analisi di contesto e della situazione iniziale, la coerenza delle scelte progettuali effettuate rispetto al contesto iniziale, un’attenta pianificazione delle iniziative, l’accuratezza della progettazione, il buon livello di creatività e il livello di fattibilità delle proposte. L’iniziativa rappresenta un tassello del percorso formativo degli studenti finalizzato a una collaborazione fra il panorama universitario e quello aziendale che consente di accrescere le competenze dei giovani che possono così mettere alla prova le proprie conoscenze cimentandosi su casi reali.
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Style Lux: il premio di Marlen agli studenti IULM |
Friday, 2 November 2012
8th International Symposium on Public Relations in Teheran
Gli scorsi 22 e 23 ottobre sono intervenuto all'8th International Symposium on Public Relations, organizzato dall'Arman Public Relations Institute di Tehran, presieduto dal prof. Hooshmand Sefidi. Il congresso si è tenuto all'IRIB International Conference Center di Tehran, il tema era: Public Relations, professionalism and standards. La mia relazione aveva titolo: "Public relations, creativities and standards; what should be standardised and what should not, point of view of a freelance pro: analysis and needs". La strada per la standardizzazione della professione di Relazioni Pubbliche è appena iniziata, tuttavia alcuni punti chiave possono essere individuati nel processo lavorativo, pertanto per ciascun passaggio e per ciascuna categoria sono state evidenziati i margini di creatività e di standardizzazione. L'intento è quello di sottolineare:
- l'importanza della fase di raccolta e presentazione dei risultati affinché il metodo di lavoro possa considerarsi completo e professionale;
- lo sforzo che la comunità professionale deve compiere per trovare l'oggettività necessaria per la standardizzazione rispettando al contempo la soggettività tipica di questa attività.
Qui di seguito è possibile leggere l'intero paper:
Ecco le slides della presentazione:
Ero l'unico relatore italiano, ma non l'unico straniero. I relatori non Iraniani erano:
- Prof. Goran Sojeberg (Sweden), Former IPRA President;
- Prof. Mohamed Kirat (Algeria), Scientific member of Qatar University and former Dean of Sharjah University (United Arab Emirates);
- Dr. Nina Tomazin (Slovenia), director and partner of Propiar agency Ljubljana.
Mentre i relatori Iraniani erano:
- Prof. Hadi Khaniki, Scientific member of Allameh Tabatabii University;
- Dr. Davood Zaraeian, Scientific member of University and DG of Public relations Department, Iran Telecommunication Company;
- Prof. Baghar Sarokhani, the father of sociology in Iran;
- Dr. Esmaiel Ghadimi, Scientific member of university;
- Dr. Pardakhtchi, Faculty member of Shahid Beheshti University;
- Prof. Mohsenian Rad, Faculty Member of Imam Sadegh University;
- Dr. Nouroddini, Secretary of the Information-disseminating Council of the Office of the President of I.R.Iran;
- Dr. mohammad Reza Farzin, Managing Director of National Development Fund, I.R.Iran.
IRIB International Conference Center, Tehran |
Sono felice di aver ricevuto un invito così prestigioso ed è stata una bella soddisfazione per me ricevere tanti apprezzamenti per la mia relazione da parte del pubblico e da parte dei colleghi. Mi sono arricchito molto nel confronto internazionale con il mondo arabo, che ha grandi potenzialità da esprimere nell'ambito della comunicazione. Ho avuto occasione di poter gettare basi per delle collaborazioni importanti che porteranno frutti per entrambe le parti.
Parte del pubblico all'8th International Symposium on Public Relations in Teheran |
Tuesday, 31 January 2012
Fund Raising in calo solo in Italia e in Europa
Nel 2011 il mercato delle sponsorizzazioni in Italia si è chiuso a 1.403 milioni di euro con una flessione del 3,5% rispetto al 2010. La maggior parte degli investimenti (61%) pari a 856 milioni di euro, continua ad andare allo sport, mentre alla cultura vanno 166 milioni (12%) e nel sociale a 381 (27%). Le previsioni per il 2012 non sono certo rosee e la raccolta complessiva, in sport, cultura e sociale, per l’anno appena iniziato è stimata in calo del 5,1% attestandosi a quota 1.332 milioni di euro con ulteriori 71 milioni in meno.
Questo è quanto emerge dall’Indagine Predittiva 2012 “Il Futuro della Sponsorizzazione”, realizzata da StageUp e Ipsos e giunta alla decima edizione.
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Tiger Woods, lo sportivo più pagato |
“Fra i motivi della flessione che ha riportato il mercato ai livelli di metà degli anni Novanta – ha commentato Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – si possono distinguere i forti tagli alle spese in comunicazione aziendale, l’aumento di competitività tra i diversi mezzi di comunicazione, le caratteristiche strategiche degli investimenti sponsorizzativi e lo scarso supporto di dati quantitativi sul valore delle sponsorizzazioni particolarmente importanti in un momento di ricerca di efficienza”.
Una situazione simile si riscontra non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa. La realtà internazionale però, secondo quanto afferma Elisa Bortoluzzi Dubach, docente ed esperta di Rp, sponsorizzazioni e fondazioni, non è così. “Gli ultimi dati IEG, l’autorità internazionale sulle sponsorship, mostrano che le aziende americane, nonostante la crisi, nel 2011, hanno aumentato la propria spesa in sponsorizzazioni del 5,5 %, facendo crescere il mercato a oltre 18 miliardi di dollari. E le previsioni per il 2012 parlano di un incremento di più del 4 %. In crescita soprattutto Qatar, Cina, Brasile ed India. La spesa globale in sponsorizzazioni nel 2012 dovrebbe crescere a circa 51 miliardi di dollari”.
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