Sunday 7 September 2014

#ICEBUCKETCHALLENGE: COME TI RACCOLGO I FONDI DA OGGI IN POI

I risultati strabilianti dell’Ice Bucket Challenge (in italiano: la sfida del secchio di ghiaccio) nella raccolta fondi per combattere la SLA impone un cambiamento drastico a come vengono affrontate comunemente le campagne di sottoscrizione.

Mark Zuckerberg e il suo Ice Bucket Challenge

L’idea di base è di versarsi in testa un secchio di acqua ghiacciata e di sfidare altre persone a fare altrettanto. Naturalmente, il tutto va filmato e condiviso in rete per avere la massima risonanza possibile. Non si tratta di una novità, come riportato su Wikipedia - http://en.wikipedia.org/wiki/Ice_Bucket_Challenge - questa operazione è già stata tentata per scopi benefici in passato anche con buoni risultati.

Friday 16 May 2014

DINAMICHE SOCIAL: DOVE CONCENTRARE LE FORZE

Il recente “Social Intelligence Report” -una ricerca sui social network del centro studi marketing di Adobe (www.cmo.com)- ha dato dei risultati interessanti, evidenziando le più recenti dinamiche di risposta del pubblico sulle pagine aziendali. L’analisi è aggiornata al primo trimestre del 2014 e il primo dato che emerge è che Facebook fa letteralmente la parte del leone. Considerando anche i servizi a pagamento, gli altri restano distaccati di molte lunghezze in termini di coinvolgimento e traffico generato. Solo nella comunicazione B2B, LinkedIn e Twitter riescono ad intaccare leggermente lo strapotere di Facebook ma non il suo primato.

La copertina del report

Friday 3 January 2014

L'AUTODISTRUZIONE DI FACEBOOK

All’inizio dello scorso mese di dicembre, Facebook cambia l’algoritmo per comporre il news feed, la parte centrale della pagina dove viene riportato ciò che viene pubblicato dagli utenti nella nostra rete.



La conseguenza immediata di questo update è, secondo una ricerca dell’agenzia statunitense Ignite (specializzata nella comunicazione su social network), che i post pubblicati nelle pagine aziendali perdono quasi la metà della portata consueta nel giro di una settimana. Anch'io ho avuto modo di constatare di persona questo improvviso calo e l’unica scelta che si ha per mantenere lo stesso livello di prima è di pagare Facebook per mettere in evidenza i post.